Lucia Facchini, redattrice del mensile di gastronomia “Gambero Rosso”, ha pubblicato sul blog della rivista un articolo in cui definisce il nostro progetto “un esempio unico in Italia”.

Facchini evidenzia gli aspetti del tutto unici del progetto, come l’assenza di protagonismo e di enfasi mediatica, con lo sforzo collettivo dei ristoratori torinesi volto a costruire una rete virtuosa per offrire aiuto concreto alle mense dei poveri di Torino. Quindi ricostruisce la storia del progetto, nata nelle settimane del primo lockdown di fronte al drammatico aumento delle persone in difficoltà che metteva alle corde le reti di accoglienza e di supporto della città. E il progetto è continuato anche dopo la fine del lockdown, con l’ambizione di costruire una gastronomia torinese di alta qualità etica e non solo alimentare.

Infine Facchini ricorda gli altri attori “Cucine Solidali”, cioè piccoli produttori, volontari attivi sul territorio, addetti ai servizi pubblici e l’artista Davide Dutto con il suo progetto fotografico per costruire un mosaico con i visi coperti dalle mascherine, segno dei nostri tormentati tempi, degli aderenti e degli utenti dell’iniziativa.